Elemento chiave del bilancio di sostenibilità è l’analisi di materialità, il processo attraverso il quale un’azienda determina e prioritizza i temi di sostenibilità che ritiene più importanti per l’organizzazione e per i suoi stakeholder ovvero i temi materiali. Questi racchiudono gli impatti più significativi su economia, ambiente e persone.
La normativa CSRD introduce un approccio nuovo all’analisi di materialità: la doppia materialità. Questa prevede che la materialità sia declinata sia nella prospettiva della Impact materiality (Rilevanza di impatto) sia nella Financial Materiality (rilevanza finanziaria), nonché nella combinazione delle due.
- Rilevanza di Impatto: riguarda gli effetti negativi o positivi effettivi o potenziali sulle persone e sull’ambiente. Questi vengono considerati in un approccio inside-out, ovvero gli impatti che ha l’organizzazione verso l’ambiente esterno. Sono quindi previsti gli impatti connessi sia a operazioni proprie dell’azienda sia attraverso i suoi prodotti e i suoi rapporti commerciali.
- Rilevanza finanziaria: effetti finanziari che le tematiche ESG comportano o possono comportare. Questa segue un approccio outside-in, misurando quali questioni ambientali e sociali possono avere un impatto finanziario sull’organizzazione.
L’analisi di doppia materialità rappresenta solo l’output finale di un complesso procedimento di valutazione di tutte le questioni ESG che l’impresa identifica come rilevanti, pertanto da rendicontare nella propria dichiarazione di sostenibilità. Non è raro inoltre trovare una rappresentazione grafica della doppia materialità attraverso una matrice che mette in relazione sia gli elementi dal punto di vista della materialità d’impatto che quella finanziaria.
Per facilitare il processo di implementazione e l’assesment della materialità secondo i principi ESRS, l’EFRAG ha pubblicato un documento nel quale vengono forniti suggerimenti su come condurre l’analisi di materialità. La guida suggerisce di condurre l’analisi seguendo 4 fasi:
- FASE A- Comprensione del contesto : si inizia con una panoramica delle attività e dei rapporti commerciali dell’azienda nonché l’individuazione dei suoi principali stakeholder. Il risultato darà all’impresa gli input chiave necessari per individuare gli impatti, i rischi e le opportunità da considerare nel report di sostenibilità.
- FASE B- Identificazione degli impatti: in questa fase si individuano nel dettaglio gli impatti, rischi e le opportunità effettivi o potenziali legati alle tematiche di sostenibilità. Per ciascun elemento individuato l’impresa dovrebbe determinare a cosa si riferisce o l’orizzonte temporale.
- FASE C- Valutazione della rilevanza: si valutano e si determinano quali di questi elementi sono davvero importanti per l’azienda. questa si suddivide in valutazione sulla rilevanza d’impatto, valutazione sulla rilevanza finanziaria e il consolidamento dei risultati delle due e considerazione della loro interazione.
- FASE D- Reporting: i risultati dell’analisi vengono così rendicontati in maniera chiara ed efficace, all’interno del Report di Sostenibilità che rappresenta quindi il risultato di tutto il processo.
L'analisi di materialità, con l'introduzione della doppia materialità dalla CSRD, diviene quindi un elemento ancora più centrale per le aziende. Non si tratta solo di un esercizio di rendicontazione, ma di uno strumento strategico per comprendere gli impatti dell'azienda su ambiente, società ed economia e per identificare le leve su cui attivare azioni di sostenibilità che creino valore condiviso.