Elemento chiave del bilancio di sostenibilità è l’analisi di materialità, il processo attraverso il quale un’azienda determina e prioritizza i temi di sostenibilità che ritiene più importanti per l’organizzazione e per i suoi stakeholder ovvero i temi materiali. Questi racchiudono gli impatti più significativi su economia, ambiente e persone.
La normativa CSRD introduce un approccio nuovo all’analisi di materialità: la doppia materialità. Questa prevede che la materialità sia declinata sia nella prospettiva della Impact materiality (Rilevanza di impatto) sia nella Financial Materiality (rilevanza finanziaria), nonché nella combinazione delle due.
L’analisi di doppia materialità rappresenta solo l’output finale di un complesso procedimento di valutazione di tutte le questioni ESG che l’impresa identifica come rilevanti, pertanto da rendicontare nella propria dichiarazione di sostenibilità. Non è raro inoltre trovare una rappresentazione grafica della doppia materialità attraverso una matrice che mette in relazione sia gli elementi dal punto di vista della materialità d’impatto che quella finanziaria.
Per facilitare il processo di implementazione e l’assesment della materialità secondo i principi ESRS, l’EFRAG ha pubblicato un documento nel quale vengono forniti suggerimenti su come condurre l’analisi di materialità. La guida suggerisce di condurre l’analisi seguendo 4 fasi:
L'analisi di materialità, con l'introduzione della doppia materialità dalla CSRD, diviene quindi un elemento ancora più centrale per le aziende. Non si tratta solo di un esercizio di rendicontazione, ma di uno strumento strategico per comprendere gli impatti dell'azienda su ambiente, società ed economia e per identificare le leve su cui attivare azioni di sostenibilità che creino valore condiviso.